Wol, Story
Allora, passavo quel giorno come decine di altre volte sulla strada per Catania, ma fui costretto a fermarmi ed alzare la testa a causa del dislivello tra la strada e il muro nella sua posizione, dominante: così mi parve. Guardavo e sorridevo: quella parete mi dava una strana gioia e mi suggeriva di mondi antichi, anzi antichissimi, di un tempio sulla facciata che aveva a coronamento la zona ultima del monte. Il resto, tutto il resto, è stato determinato da coincidenze. Per esempio: il libro che fu acquistato, io appena ragazzo, per l'insegnamento scolastico della Mitologia Classica pubblicato da Hoepli in undicesima ristampa nel 1948, è sempre con me. La mitologia è un altro dei miei modi di vivere. La seconda coincidenza riporta in qualche modo alla prima nel senso che, da quanto ero riuscito a sapere, dell'ellenizzazione era rimasto solo un mito sacro per i Siculi. Quel mito racconta di Cerere e Proserpina come protagoniste in un rapimento divino e identico nelle forme, nella violenza e nei colori, a quello subito da Demetra e Persefone in terra greca. Il mito aveva un unico volto; cambiavano le culle geografiche. Che lo si voglia credere o no, il mito era su quel muro che aspettava, solitario e triste, di poter vivere una passione.